martedì 30 marzo 2010 |

Grazie di cuore a tutte le amiche e gli amici per l'aiuto e il sostegno che hanno dato in questa campagna. E' stata una bella esperienza e, malgrado il risultato nazionale e regionale, credo una volta di più che insieme potremo davvero costruire il futuro del nostro partito.Non facciamoci prendere dall sconforto, avanti tutta!

I risultati delle Regionali in termini di preferenze

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Laura Venturi partecipa a "Teledomando" questa sera alle 20.40 su Teletutto

venerdì 26 marzo 2010 |

Su TELETUTTO TV questa sera Laura Venturi partecipa a "Teledomando", dibattito d'attualità curato e condotto da Gianbattista Lanzani. La trasmissione, in onda a partire dalle 20.40, sarà interamente dedicata alle prossime elezioni regionali. Agli ospiti in studio – amministratori, ex amministratori e candidati - verranno "girati" i tanti interrogativi dei cittadini che si chiedono quale sia il ruolo degli enti locali - ed in particolare della Regione - nella vita quotidiana.

Le cinque domande che Legambiente porrà ai candidati per le regionali mercoledì 24 marzo

mercoledì 24 marzo 2010 |

All'incontro pubblico di questa sera con i candidati alle regionali hanno confermato la presenza: Per l’Udc Bartolomeo Rampinelli, per i Verdi Giuseppe Ramera, per Sinistra Ecologia e Libertà Ettore Brunelli, per Rifondazione Comunista Vanni Botticini, per l'Italia dei valori Francesco Patitucci per il Pd Arturo Squassina e Laura Venturi (che risponderanno ad una domanda ciscuno)


LE DOMANDE:

1) ARIA: Da quando sono stati fissati dalla UE i limiti di 35 giorni di supero per le PM 10 (50 microgrammi/m3) la Lombardia li ha sempre ampiamente superati. Cosa ritiene si possa fare per ricondurre la situazione entro i limiti comunitari riducendo il rischio per la salute dei cittadini ?
2) ACQUA: Il 17 novembre scorso è stato approvato il decreto per la privatizzazione delle reti idriche. Cosa ne pensa dell’affidamento a società private della gestione delle reti idriche comunali (pubbliche) ?
3) SUOLO: L’Istat ha rilevato che fra il 1990 e il 2005 l’Italia ha perso 3 milioni e 600 mila ettari di suolo libero da costruzioni: più di tre quarti della superficie del Piemonte, un’area più vasta di Lazio e Abruzzo insieme. Se il raffronto lo si fa dal 1950 al 2005, la superficie libera è passata da 30.000.000 a 17.803.010 ettari, con una riduzione di 12.196.000 ettari , pari al 40,65% del totale” ('sbilanciamoci', dicembre 2008).
Cosa ritiene si possa fare per bloccare il consumo di territorio in prevalenza agricolo ?
Non ritiene che gli strumenti di pianificazione (PRG e PGT) comunali siano strumenti ormai inidonei e che si debba puntare ad una programmazione territoriale su una scala più grande ?
Cosa ritiene si debba fare per preservare ciò che resta del paesaggio lombardo ?
4) ENERGIA: L’Unione Europea ha approvato l’obiettivo 20-20-20 ( ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili). Ritiene che la Lombardia si debba dotare di un proprio piano 20-20-20 come stanno facendo vari Stati e Regioni in Europa ? Se Si, quali devono essere i principali contenuti del Piano ? Ritiene praticabile la scelta nucleare in Lombardia secondo le direttive del Governo in contrasto con l’esito del referendum del 1987 ?
5) MOBILITA’ : Gli spostamenti di persone e merci avviene in Lombardia prevalentemente su strada. Ritiene sia necessaria una inversione di tendenza ? Ritiene sia possibile un Piano Regionale per la mobilità delle persone e delle cose che privilegi il trasporto collettivo / intermodale ?

Una matita: l’unica arma che riconosciamo in un paese democratico!

lunedì 22 marzo 2010 |

Dopo aver guardato la puntata di report sui doppi incarichi, sono ormai certa che il PD stia combattendo una battaglia usando le uniche armi democratiche possibili, il confronto e il dialogo, oltre e soprattutto a proposte concrete, in un paese nel quale chi governa usa le armi della menzogna, dell’insulto e dell’intimidazione oltre che del furto legalizzato. Non mi stupisce che Berlusconi non ritenga opportuno un faccia a faccia proprio con Bersani, affermando che “le dichiarazioni quotidiane nei nostri confronti ci hanno fatto perdere fiducia che si possa arrivare ad un interscambio produttivo e basato sulla realtà”. Il tema centrale non riguarda la fiducia ma la paura, comune a tutto il centrodestra, di un confronto vero in particolare su uno dei temi fondamentali per il nostro Paese in questo momento: la crisi economica.
Sono molti gli elettori che affronteranno il prossimo 28 e 29 marzo forse senza riconoscersi ancora pienamente nel PD ma nell’impossibilità di tollerare di venire governati da chi afferma che la magistratura vuole “sovvertire l’assetto istituzionale”, che nel processo Mills i magistrati erano “comunisti” (già altre volte da lui definiti “talebani” “che perseguono fini eversivi”) fino all’attacco nei confronti della questura di Roma dove, secondo il capogruppo Pdl alla Camera, “qualcosa che non funziona” rispetto ai numeri della manifestazione di sabato 20 marzo.
E’ in questo clima che la campagna elettorale ed il messaggio del segretario Bersani rappresenta una battaglia per la democrazia che, per usare le sue stesse parole, combatteremo domenica e lunedì prossimo usando l’unica arma che riconosciamo in un paese democratico: una matita.

... giocare insieme e colorare la città.

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Il bisogno di crescere

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Il bisogno di crescere, l’attenzione ai diritti e ai desideri dell’infanzia e all’educazione, sono stati i temi dell'incontro promosso ieri mattina all'Accademia Laba dalla candidata del PD in Regione Laura Venturi.
"I nostri figli –ha esordito Laura Venturi –ci chiedono cose semplici, che spesso a noi adulti sfuggono. Per esempio, come potersi riappropriare delle strade, delle piazze come luogo di gioco e crocevia di incontro e di integrazione. La sfida che voglio affrontare con la mia candidatura é tesa proprio ad individuare soluzioni di cambiamento reale dell'intera città, delle sue caratteristiche strutturali e dei comportamenti dei cittadini abbassando l’ottica dell’amministrazione ad altezza di bambino per non perdere nessuno, perché una città adatta ai bambini è una città, e una regione, dove tutti vivono bene."
"L'attenzione ai diritti dell'infanzia e all'educazione devono diventare priorità nelle scelte politiche – ha ricordato la consigliere comunale in Loggia Carla Bisleri – per rimettere al centro le esigenze di coloro che dagli adulti devono ricevere tutela, protezione, fiducia, responsabilità che non possono essere disattese o delegate solo alla scuola e alle famiglie."
Sull’importanza della cooperazione educativa si è soffermato Davide Guarneri, presidente dell’Associazione Genitori: "L’impegno per un patto educativo condiviso nella comunità è la chiave di volta per far uscire la questione dell'infanzia e dei minori dall’indifferenza. I minori sono scomparsi dal panorama sociale e politico: per questo si avverte l’urgenza di istituire la figura del Garante dei Diritti, che la stessa Regione Lombardia non ha ancora nominato nonostante varie promesse." Una proposta, quest'ultima, largamente condivisa e sostenuta dalla stessa Laura Venturi.
"Partire dall’ascolto dei minori e degli adolescenti – ha affermato dal canto suo il prof. Giancarlo Tamanza – richiede di fermarsi a riflettere per capire che molte ingiustizie e privazioni che essi subiscono sono provocate da modelli adulti inadeguati, tanto da impedire lo sviluppo di un pensiero critico."
Stefano Gaffurini ha rimarcato, infine, l’esperienza dell’Oratorio di San Giovanni, "un esempio virtuoso della capacità del territorio di dare risposte adeguate e di fare rete, coinvolgendo le famiglie e partendo dall’ascolto dei desideri dei bambini."
Al convegno è seguita, nel pomeriggio, una grande festa per i bambini sul piazzale della chiesa di S. Faustino, sul tema "giochiamo insieme e coloriamo la città" che ha visto la partecipazione di decine di famiglie, tra clown e merendine per tutti.

Parte ancora una volta dai bambini Laura Venturi per presentare la sua candidatura nelle fila del Pd alle prossime elezioni regionali e lo fa con un incontro dibattito ed una festa in piazza dedicati ai temi dell’educazione e della crescita.
«Piuttosto che investire soldi in cartelloni, mi pare bello fare un regalo alla città, proponendo un incontro aperto alla cittadinanza e una festa con gonfiabili e clown dedicate ai più piccoli e alle loro famiglie - chiarisce la Venturi - Del resto, la volontà di dar voce a chi non ne ha è sempre stata la linea guida che ha caratterizzato il mio impegno politico in questi anni, dalle battaglie che ho condotto come consigliere di circoscrizione sino alla fondazione del gruppo di Bresciarespira». Laura Venturi evidenzia la necessità di lanciare un segnale forte a favore di una città che sia più vivibile e a misura di bambino, sottolineando come il tema dell’infanzia abbracci in realtà tematiche molto ampie come il diritto alla scuola, alla salute, a un ambiente sano in cui muoversi e giocare, osservazione condivisa da Carla Bisleri, consigliere del Pd in Loggia e relatrice dell’incontro di sabato.
«Quando parliamo di crescita parliamo di un bisogno senza et& #224; - chiarisce -. La parola crescita è declinabile in molti modi, e allude ad un’ idea di sviluppo e di opportunità che implica anche il coraggio di cercare delle alternative. Sabato faremo proprio questo: alla luce della grande solitudine che abbiamo scoperto caratterizzare molte famiglie cercheremo di proporre delle vie diverse, rispondendo al loro bisogno di incontrarsi».
L’incontro-dibattito di sabato mattina dal titolo «Il bisogno di crescere» si terrà dalle 10 nell’aula magna della Laba di via Don Vender 66 e vedrà la partecipazione, oltre che di Laura Venturi e Carla Bisleri, dello psicologo Giancarlo Tamanza, del direttore dell’oratorio di San Giovanni Stefano Gaffurini e del presidente nazionale dell’A.Ge Davide Guarneri. Dalle 15.30 in poi, invece, protagonisti saranno i più piccoli con «Giochiamo e coloriamo insieme la città», una grande festa che si svolgerà nella piazza della chiesa di S. Faustino. «Un modo diverso - conclude Laura Venturi - di ribadire il mio impegno in Regione per il mondo dei nostri figli».
Fonte: BresciaOggi

I Comuni bresciani e lo smog

mercoledì 17 marzo 2010 |

«Sono stati i Comuni ad aderire liberamente al comitato tecnico, in base alle loro esigenze e alle loro caratteristiche; e ognuno metterà a disposizione le risorse umane che possiede». Corrado Ghirardelli, l’assessore della Provincia che ha promosso il tavolo di lavoro permanente sull’inquinamento e sul Pm10, spiega la genesi del comitato costituito come sostegno «tecnico» del tavolo «politico», il cui prossimo appuntamento è fissato al 19 aprile.
«Ci siamo detti - racconta - che per definire i temi sui quali confrontarsi c’era bisogno di un lavoro tecnico prima che politico; e abbiamo chiesto a tutti i Comuni del tavolo (quelli dell’area critica più Darfo) di dare eventualmente la loro disponibilità a farne parte insieme alla Provincia, al Comune di Brescia e all’Arpa». All’appello hanno risposto in otto. Che cosa dovranno fare ora? «Dovranno preparare delle ipotesi di lavoro con l’obiettivo di creare un protocollo che consenta ai Comuni di decidere in modo semi-automatico (perché, com’è ovvio, l’ultima parola spetterà sempre ai sindaci) come intervenire in caso di esuberi degli agenti inquinanti». La logica è quella della prevenzione, anche se il blocco del traffico del 28 febbraio scorso «è andato bene», commenta ancora l’assessore Ghirardelli». A proposito dell’ultimo stop alle automobili, l’assessore ai Trasporti sottolinea anche altro: «I cittadini hanno dimostrato grande senso di responsabilità su questo tema». Ma non soltanto: «Probabilmente alla buona riuscita del blocco ha contribuito anche il desiderio di tranquillità, la voglia - una volta tanto - di camminare per le strade senza macchine».
Blocco-tavolo permanente-comitato tecnico. Ma la sequenza non è finita: «Il ragionamento - conclude Ghirardelli - andrà allargato perché l’intero territorio è interessato al problema».

Le donne e il mondo del lavoro. La «quota rosa» Pd a convegno

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Rosarita Colosio, Cristina Ramponi, Serafina Bandera e Laura Venturi: le quattro candidate bresciane del Pd Serafina Bandera, Rosa Margherita Colosio, Cristina Ramponi, Laura Venturi. Ecco le quattro donne bresciane candidate alle elezioni regionali del Partito Democratico. «Il lavoro al centro dell’attenzione», dicono le forze rosa e per questo il Pd bresciano organizza un convegno dal tema «Le donne e il mondo del lavoro», in calendario domani alle 17.45 nella Sala dei Fiori di Cascina Maggia a San Polo (via della Maggia, 3). Serafina Bandera (la cui candidatura è appoggiata da Eugenia Giulia Grechi del listino di Penati) sottolinea la necessità di riflettere sulla retribuzione femminile rispetto a quella maschile: «Spesso avviene che ad una ascesa professionale di una donna non corrisponda un adeguato compenso, rispetto ad un uomo». «Purtroppo siamo ancora vittime di un retaggio culturale obsoleto e superato - prosegue l’ex sindaco di Montirone - e che non tiene conto delle capacità manageriali delle donne». Cristina Ramponi tocca invece il tema del conciliare i tempi: «Ognuna di noi deve riuscire ad essere madre e moglie, senza essere costretta a rinunciare alla propria carriera. Per questo bisogna potenziare i sostegni, e puntare sulla "flex security", ossia sulla flessibilità lavorativa». Quattro candidati su 8 sono donne, «una testimonianza concreta» sottolinea Laura Venturi. «La crisi sta piegando il lavoro rosa: le donne sono le prime ad essere licenziate per la maternità e le aspettative - afferma Rosa Margherita Colosio -. Nessuno si ricorda che durante i conflitti mondiali, quando i mariti e i figli erano in guerra, le mogli lavoravano in fabbrica e costituivano l’unica forza lavoro possibile?». Il convegno in programma domani, coordinato da Rosa Angela Comini, vedrà la partecipazione di Maria Teresa Bonafini del Pd, Elisabetta Donati, sociologa dell’Università di Torino e Cristina Alessi, giurista dell’Università di Brescia. Seguiranno le testimonianze di Federica Papetti, Luigina Corradini, Paola Sioli e Mary Chantal Agou.